Categoria: Notizie
Data pubblicazione: febbraio 11, 2020

La lotta biologica nella Cannabis

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Le persone che coltivano cannabis per scopi medicinali non hanno scelta: utilizzare la lotta biologica nelle loro colture è una necessità per garantire un prodotto di qualità ed a residuo zero. Questo è il motivo per cui esiste una domanda sostanziale per i prodotti e le conoscenze che Koppert può fornire.

Il mercato della cannabis legale sta crescendo rapidamente grazie alle licenze assegnate da svariati governi. Ciò è dovuto ai comprovati effetti positivi sulla salute derivanti dall'uso della cannabis, nonché alla liberalizzazione dell'uso della cannabis. La liberalizzazione riguarda sia la cannabis per uso ricreativo che quella finalizzata alla trasformazione ed il suo utilizzo in prodotti alimentari.

Erik van Santen, coordinatore delle attività di Koppert legate alla coltivazione della cannabis spega: “La rapida crescita si sta verificando in tutte le aree. Il centro della produzione legale è attualmente in Canada e negli USA. Tuttavia, anche la superficie coltivata a tale scopo in Europa, Africa e Australia è in rapido aumento”.

Dal trapianto alla raccolta, un ciclo colturale di una pianta di cannabis dura circa 9-12 settimane. Ciò significa che una pianta può produrre fino a cinque raccolti ogni anno. Il prodotto finale può poi essere usato in molti modi diversi, dall’uso medico a quello ricreativo, mentre le fibre possono essere utilizzate nei tessuti.

Le tecniche di coltivazione possono essere molto diverse: si va dalla produzione ad alta tecnologia (indoor con illuminazione artificiale, serre convertite o di nuova costruzione, coltivazione ibrida in edifici chiusi con tetti delle serre) ad una più classica produzione in pieno campo.

Lotta biologica al 100%

Esistono numerosi parassiti che colpiscono le piante di cannabis. Afidi, tripidi, ragnetto rosso, mosca bianca, sciaridi, eriofide e minatori fogliari devono perciò essere mantenuti sotto controllo.

Erik van Santen spiega: “Molte grandi aziende di produzione ci contattano. Se coltivano cannabis per uso medicinale e per produrre olio di CBD (che è quello che fanno la maggioranza delle aziende), il prodotto deve avere un residuo di prodotti chimici pari a zero. Di conseguenza, non è possibile utilizzare un solo milligrammo di agenti chimici per la protezione delle colture. Spiega chiaramente perché queste aziende sono interessate ai nostri prodotti e alle nostre conoscenze in merito alla lotta biologica".

In pratica, i coltivatori di cannabis usano un gran numero di nemici naturali come misura preventiva. “I coltivatori vogliono evitare qualsiasi rischio di infestazione nelle loro piante. Questo è il motivo per cui optano per rilasciare molti predatori fin dall’inizio del ciclo con la tecnica dell’inondazione per evitare qualsiasi tipo di rischio. I coltivatori sono più che pronti a investire in un metodo valido e affidabile per proteggere le loro colture ", continua Erik.

Su questa coltura Koppert è attiva solo nei paesi che hanno legalizzato la coltivazione della cannabis. Tuttavia, la sfida ora è trovare il modo migliore per fornire il servizio ai coltivatori. “Questo tipo di coltura è relativamente nuova, il che significa che molta conoscenza viene scambiata tra le filiali Koppert nei vari paesi. Oltre ai nemici naturali, stiamo studiando il potenziale del Trianum e della gamma di prodotti NatuGro per nella coltivazione della cannabis. Inoltre, dobbiamo fare un lavoro straordinario nell'organizzazione della nostra produzione e distribuzione per riuscire a soddisfare le esigenze di tutti i clienti, anche quelli che ordinano numeri enormi di nemici naturali, come fanno nella coltivazione della cannabis ", conclude Erik van Santen.