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Informazioni di carattere generale
La tignoletta della vite (Eupoecilia ambiguella) è un importante fitofago della vite. Tra gli le piante ospiti secondarie figurano l'edera e il ribes. È ampiamente diffusa nell'Europa centrale e meridionale.
Ciclo biologico e aspetto della Tignoletta della vite
Gli esemplari adulti hanno un'apertura alare di 12-15 mm. Le ali anteriori sono ocraceo biancastre con aree color ocra giallastro e una banda scura, che varia dal marrone al nero, che ne attraversa l’area centrale. Le ali posteriori sono grigie. Le uova sono grandi 0,8 x 0,6 mm e di colore marrone grigiastro appena deposte. Successivamente compaiono macchie arancioni. Le larve sono lunghe fino a 12 mm.Il colore del corpo è variabile dal marrone rosato, al marrone giallastro, al verde oliva; la testa è marrone o nera. Le pupe sono lunghe 5-8 mm e di colore bruno-rossastro.
Nell'Europa centrale, vi sono solitamente due generazioni all'anno mentre nell'Europa meridionale ce ne sono tre. Gli esemplari adulti compaiono da metà aprile a maggio. Le uova vengono deposte sui boccioli floreali non ancora aperti e si schiudono dopo 1-2 settimane. Le larve iniziano a nutrirsi e a tessere una tela, che fungerà da rifugio, tra i boccioli. Questi rifugi diventano più grandi e più densi man mano che lo sviluppo larvale avanza. Lo sviluppo larvale richiede 3-4 settimane. Successivamente, le larve si trasformano in pupe all’interno dei loro rifugi o in foglie ripiegate. Gli esemplari adulti compaiono dopo circa 10 giorni. Le larve dell'ultima generazione svernano in bozzoli nascosti nella corteccia, sotto la corteccia di vecchi ceppi di vite o nelle crepe di pali.
Sintomi di danno
Le larve distruggono i boccioli floreali ma possono anche causare la morte dei fiori sviluppati e dei giovani frutticini. A stagione avanzata, distruggono i grappoli in via di sviluppo o in fase di maturazione. Gli agenti patogeni fungini invadono spesso il tessuto danneggiato, il che può determinare ulteriori perdite. I bozzoli sericei delle larve e gli essudati appiccicosi che fuoriescono dalle bacche danneggiate vanno a danneggiare gli interigrappoli d'uva.