Informazioni di carattere generale
La tignoletta della vite (Lobesia botrana) è un fitofago dannoso della vite diffuso nell'Europa centrale e meridionale. È presente anche in alcune parti dell'Africa e dell'Asia.
Ciclo biologico e aspetto della tignoletta della vite
Gli esemplari adulti hanno un'apertura alare di 10-15 mm e ali anteriori di colore bianco panna con segni di colore marrone, marrone oliva, nerastro e grigio-bluastro. Le ali posteriori della femmina sono di colore grigio scuro tendente al marrone, mentre le ali posteriori del maschio sono di colore grigio biancastro.
Le uova sono grandi 0,7 x 0,6 mm e, appena deposte, sono di colore giallastro. Successivamente diventano opalescenti e grigiastre.
Le larve sono lunghe fino a 11 mm ed hanno un corpo verde grigiastro o verde giallastro tendente al marrone, spesso traslucido. La loro testa è di colore marrone giallastro. Le pupe sono lunghe 5-7 mm e di colore variabile dal marrone giallastro al marrone scuro.
Gli esemplari adulti compaiono alla fine di aprile o all'inizio di maggio. Le uova vengono deposte principalmente su boccioli floreali e si schiudono all'incirca nel giro di una settimana. Le larve attaccano quindi i boccioli floreali intessendo ammassi di seta all'interno delle infiorescenze in via di sviluppo. La trasformazione in pupa avviene in queste ammassi sericei o in altri punti riparati nelle vicinanze. Gli adulti della generazione successiva compaiono dopo circa una settimana. Le larve della seconda generazione si nutrono dei grappoli d'uva in via di sviluppo. Il loro sviluppo è molto rapido se le condizioni sono favorevoli. Nella stessa stagione possono giungere a completamento altre 1-2 generazioni. Le pupe svernano in bozzoli sotto la corteccia, nelle crepe di pali di sostegno o in altri rifugi.
Sintomi di danno
Le larve distruggono i boccioli floreali ma possono anche causare la morte dei fiori sviluppati e dei giovani frutticini. A stagione avanzata, distruggono i grappoli in via di sviluppo o in fase di maturazione. Gli agenti patogeni fungini invadono spesso il tessuto danneggiato, il che può determinare ulteriori perdite. I bozzoli sericei delle larve e gli essudati appiccicosi che fuoriescono dalle bacche danneggiate vanno a danneggiare gli interigrappoli d'uva.